Abbiamo un problema con i rifiuti elettronici

Abbiamo un problema con i rifiuti elettronici

Si chiamano RAEE e comprendono tutti i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche che per il loro funzionamento richiedono elettricità. Sono Frigoriferi, lavastoviglie, computer, smartphone, ecc e la loro produzione ha raggiunto cifre tali da essere un vero e proprio problema per l'ambiente.

La crescita spropositata di rifiuti elettronici è da imputare, in primis, al ciclo di vita dei prodotti tecnologici, che si aggira tra i due e i 5 anni. La riduzione del ciclo di vita di un prodotto è figlio dell'obsolescenza programmata, ovvero quella strategia che tende a far sì che un prodotto dopo un tot di anni cominci a dare problemi, rallentarsi e funzionare male.

Altro fattore causa dell'impennata di produzione di rifiuti tecnologici è la continua evoluzione tecnologica dei prodotti. Viviamo in una società dove ciò che oggi è avanguardia tra qualche mese sarà superato. Tale corsa tecnologica ci spinge ad un consumo sempre più sfrenato che si traduce nella produzione continua di rifiuti.

Ciò che ci sfugge è l'impatto di questi rifiuti

La maggior parte delle persone decide di gettare i rifiuti tecnologici nell'immondizia, facendo sì che questi arrivino nelle discariche e si disperdano nell'ambiente provocando enormi danni.

I rifiuti elettronici contengono percentuali importanti di metalli tossici, come piombo, mercurio e cadmio, per i quali è necessario avviare un apposito ciclo di smaltimento. tali metalli hanno un elevato grado di tossicità sia per l'uomo che per la natura: possono infatti danneggiare piante e microorganismi, oppure essere ingeriti da pesci e animali che, attraverso la catena alimentare, ritornano all'uomo.

Come smaltire correttamente i rifiuti tecnologici?

A livello europeo si stima che grazie al riciclo dei rifiuti tecnologici si possono evitare 2,9 milioni di tonnellate di Co2. L'italia, con i suoi 5 kg annui di rifiuti elettronici raccolti per persona è ancora indietro rispetto alla media europea e paesi come Regno Unito, Austria, Francia e Belgio che contano 8 kg annui per persona o Norvegia e Svizzera che ne contano addirittura 15.

Per far fronte al problema della dispersione dei rifiuti tecnologici nell'ambiente, l'Unione Europea ha stabilito l'obbligo per i produttori di prodotti tecnologici di farsi carico del riciclo dei prodotti giunti alla fine del loro ciclo di vita.

Quindi, la prossima volta, basterà riportare il prodotto da buttare presso il negozio dove l'abbiamo acquistato, oppure un centro commerciale. Così facendo, daremo il via ad un giusto riciclo dei prodotti e delle materie prime che lo compongono.

Sai che puoi aiutare l'ambiente anche in un altro modo?

Se devi acquistare un computer, uno smartphone o devi rinnovare il tuo ufficio, puoi decidere di affidarti ai prodotti ricondizionati.

Comprare un prodotto ricondizionato aiuta a limitare l'inquinamento provocato dalla produzione e distribuzione dei prodotti stessi e, al contempo, permette di avere un prodotto pari al nuovo sia a livello estetico che a livello di prestazioni ad un prezzo notevolmente ridotto.

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